- 4 giorni all'inizo del campus estivo Liberamente 2018.
Un altro anno è passato e tutti, proprio tutti, abbiamo affrontato le diverse stagioni “sfogliandoci” delle vecchie cose, ripiegandoci su noi stessi per custodire i semi che, con gioia, abbiamo accolto nel loro germogliare primaverile. Ora attendiamo pieni di energie nuove, i tempi dell’abbondanza, perché è arrivato il momento di raccogliere i frutti delle nostre fatiche.
Liberamente, quest’anno, è dedicato ad accompagnare i "nostri" bambini nel cammino che anche noi adulti abbiamo intrapreso dalla fondazione de La yurta nel bosco ad oggi e che pensiamo li aiuterà a scoprire l’eroe che si cela in loro: "Il viaggio dell'Eroe".
Per noi è stato un cammino archetipico, ricco, appassionante, a tratti faticoso, ma sempre lucido e consapevole; per i bambini de La yurta nel bosco vogliamo che Il viaggio dell’Eroe diventi il cammino quotidiano della loro crescita e del loro cambiamento, un cammino sempre connesso con la realtà, con la fatica dell'andare in profondità, con la loro innata spiritualità; ma anche con la gioia, la meraviglia, lo stupore di rendersi conto di vivere in un (eco)sistema in grado, se lo si ascolta, sempre di dialogare, di comprendere ciascuno di noi, dal più piccolo sassolino, all'insetto, alla betulla, ai castagni in fiore, al cucù che sta cantando in questo istante!
Per metterci alla prova e per sentire tutto questo, ogni mattina ci ritroveremo nelle Botteghe, luoghi dove far trasparire le proprie competenze e avere anche la possibilità di passarle agli altri: la bottega del falegname, delle case, delle danze popolari, di Giovannino Senzapaura, degli artisti, dell'erborista, del colore, dei nati per leggere, del cammino poetico, del circo.
E poi la Bottega del cammino grande: accompagneremo i bambini più grandi in una gita fuori dai confini geografici della yurta. Con treni, con battelli, a piedi...per esplorare il mondo oltre il nostro bosco, per esportare lo status dello "stare" che la pedagogia della Natura ci ha insegnato, anche fuori dai luoghi che ormai per tutti noi sono certi, sono casa.
Perché gli Eroi così fanno: cercano i propri draghi, li vedono, li riconoscono e poi li affrontano, li sfidano o anche solo li stanno ad osservare e ad ascoltare.
Siamo pronti.
