Uscire, stare all'aria aperta è spesso considerata la risposta giusta ad una necessità fisica: lo sfogo all'immobilità a cui siamo costretti (o meglio, a cui ci costringiamo!) da scrivanie, banchi, cattedre...
Vivere fuori è invece, a mio avviso, prima di tutto un imparare a STARE: osservare, ascoltare, respirare,...tutte azioni che se non siamo in silenzio e in quiete sono impossibili da vivere.
E i bambini, capaci per ore di seguire le formiche nei prati, sono maestri in questo.
Cosa fare allora all'aria aperta? Nulla. Al massimo possiamo leggere un buon libro, come suggerisce Il libraio.it