Immaginate una scuola che per soffitto abbia il cielo, per pavimento la terra.
Senza muri, senza stanze, senza banchi e senza sedie.
Con pigne, rami, foglie come giochi.
Spinaci, barbabietole, mirtilli, fiori di tarassaco come colori.
Dita e gocce d'acqua al posto dei pennelli.
Ecco, ora voi siete quella scuola.