Studi e ricerche all'unanimità dichiarano la stessa cosa: i bambini che giocano tutti i giorni all'aria aperta hanno uno sviluppo fisico e cognitivo più equilibrato.
Come nella ricerca a cura dell'Università di Derby da poco pubblicata dal Derby Telegraph.
Sottolineo che i concetti sono due, gioco libero + aria aperta:
1) il gioco libero:
in particolare dagli 0 ai 7 anni, è il motore fondamentale per la costruzione di solide basi per il futuro apprendimento scolare, lo strumento principale con cui il bambino sperimenta se stesso, crea, inventa, ricerca...
2) stare all'aria aperta:
vivere a contatto con gli elementi della natura, fornisce ai bambini tutti gli ingredienti di cui hanno bisogno per giocare: movimento, stimolazione di tutti i sensi, adattabilità ai cambiamenti dell'ambiente esterno, sperimentazione delle emozioni, problem solving...
Lo dichiarano i ricercatori del World Cancer Research Fund dell'Università di Bristol nella loro campagna di sensibilizzazione “Move More Challenge”, così come una ricerca dell'American Academy of Pediatrics: i bambini tra i 7 e i 9 anni che giocano fuori per almeno 70 minuti al giorno, hanno migliori abilità di pensiero e capacità motorie rispetto ai bimbi che non hanno questo stile di vita.
La natura è come un medicina, la “Vitamina N” di Richard Louv, da assumere ogni giorno per permettere al nostro corpo e alla nostra mente di rimettersi in contatto con il mondo nel quale viviamo e ritrovare equilibrio dopo gli impegni e gli stress quotidiani.
Non un'attività saltuaria, ma un'abitudine, uno stile di vita. E tutti i bambini hanno bisogno di natura.
Questa la base di pensiero dell'outdoor education che da diversi anni anima La yurta nel bosco (e guida lo sviluppo dei laboratori mensili e campus estivi.
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Questo è il post del 27 febbraio 2016 della rubrica La natura in città sul portale milanoperibambini.it