Non sono uno scienziato, non sono un entomologo, non sono un biologo. Nemmeno guida ambientale.
Ma ormai so che non serve nessuna preparazione specifica per stare nel mondo, nel bosco o sulla sponda del fiume, e osservare.
Bisogna solo stare lì, abbassare il volume dei pensieri, degli schemi mentali, dei nostri continui (pre) giudizi e ascoltare nascere dentro di noi la meraviglia per le piccole cose che ci circondano. Lasciarsi catturare.
Ringrazio i bambini, i tanti bambini che in questi anni sono stati con me al fiume, in radura e nel bosco: loro, liberi di essere se stessi e senza la pressione del fare, mi hanno riportato a questa dimensione, alla gioia, alla curiosità, all’entusiasmo della scoperta.
Continua a leggere. Il post è su Milanoperibambini nella rubrica La natura in città.