Mi trovo a camminare per le vie della città e sono sopraffatta dai rumori, dalle auto, dalla quantità di stimoli. E se lo sono io, adulta, i bambini? Come si sentono i nostri bambini? Ho provato a chiederlo a mia figlia di quasi 7 anni e la risposta è stata senza possibilità di appello: “Male. C'è puzza e troppe macchine”. Non mi sento in colpa.
Non ho la bacchetta magica: credo sia impossibile tornare indietro e inutile ambire al mito del buon selvaggio.
Dobbiamo prendere consapevolezza del loro (e del nostro) disagio e guardare avanti, cercare soluzioni pratiche e quotidiane per riappropriarci dei nostri spazi, riconnetterci alla natura e alla terra. La soluzione è cambiare sguardo e prospettiva per valorizzare quello che di bello e di buono c'è in ogni via della nostra città, in ogni spazio verde, piccolo o grande che sia.
“La magia della natura non dipende dai luoghi, è questione di sguardi e di cuori che battono. Dipende dalle scelte che gli adulti fanno: i bambini la riconoscono la magia della natura, anche in un bosco di città, anche sotto la pioggia.”
Nelle parole di Cinzia D'Alessandro è riassunta l'esperienza “nomade” de La yurta nel bosco a Milano, al Parco Forlanini, con i bambini della scuola dell'infanzia La Locomotiva di Momo.
Continua a leggere il post dell' 22 gennaio 2015 nella nostra rubrica La natura in città sul portale Milanoperibambini.it