Pochi giorni fa sul blog Bambini e Natura è stata pubblicata un riflessione sull'utilizzo della yurta come spazio educativo naturale.
Ringrazio Francesca Ciabotti e Monica Guerra per aver ascoltato, accolto e condiviso l'esperienza della nostra La yurta nel bosco.
"La Yurta nasce come casa dei pastori nomadi mongoli. Ha forma circolare, è sostenuta da una leggera ma resistente struttura di legni intrecciati e protetta da una copertura di feltro di lana di pecora. Costruita solo con materiali naturali, è progettata per essere smontata e rimontata rapidamente durante gli spostamenti, frequenti e stagionali. Sue caratteristiche sono la leggerezza, l’essenzialità, la trasportabilità, la praticità, la sostenibilità costruttiva ed ecologica.
È un modello architettonico abitativo “mobile”, che esprime e formalmente rappresenta la cultura e gli stili di vita di chi mantiene una relazione esistenziale profonda, materiale e spirituale, con la Natura, in tutti i suoi aspetti. Una bella e interessante visione e comprensione della vita orientale in Yurta viene proposta nel docu-film “Il cane giallo della Mongolia” di Byambasurem Davaa.
La sua importazione in Occidente ha visto una inevitabile trasformazione di uso e significati.
Qui, la Yurta è diventata sia una possibilità abitativa economica, per chi sceglie una vita alternativa lontano dalla città e a contatto diretto con la natura, sia uno spazio educativo flessibile, innovativo e sostenibile per progetti di educazione naturale.
La Yurta è, infatti, un luogo bello e accogliente che può, a sua volta, essere accolto da ambienti naturali diversi e, contemporaneamente… accoglierli.
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